Quali sono i migliori cardiofrequenzimetri per bici da corsa

I cardiofrequenzimetri per ciclismo sono strumenti sempre più utilizzati. Come ricorda l’esperto Francesco Davide Mollica, i cardiofrequenzimetri sono solitamente di due tipi, a fascia pettorale ed orologio oppure da polso. I primi sono collegati ad una fascia cardio bluetooth con cui è possibile programmare gli allenamenti e visualizzare le prestazioni ottenute. Il secondo tipo da polso, invece, prevede un orologio in grado di ricevere grazie a dei sensori le informazioni riguardanti la frequenza cardiaca. La scelta è importante perché possedere un cardiofrequenzimetro da bici consente di evitare di acquistare un ciclocomputer, che è un dispositivo più complicato (per esperti del settore) e sicuramente più costoso. I dispositivi in commercio si collegano con lo smartphone, sfruttando le app specifiche per questo tipo di attività sportiva. Di solito, ricorda ancora  Francesco Davide Mollica, possiedono funzioni aggiuntive come il GPS integrato (con cui sarà possibile tracciare il percorso) ed il conteggio delle calorie bruciate. Spesso si ricaricano con cavo USB (hanno autonomia dichiarata che arriva a 5 giorni) ed hanno cover intercambiabili. Per cominciare un allenamento in bici da corsa, utilizzando un cardiofrequenzimetro, dobbiamo conoscere la precisa frequenza cardiaca (FC) di soglia e le relative zone di lavoro. La prima corrisponde, semplicemente, alla frequenza cardiaca dove il fisico comincia ad accumulare acido lattico. E’ un’intensità piuttosto elevata, che si può mantenere per circa 40 – 60 minuti in base all’allenamento praticato.

Allenarsi in FC soglia è molto vantaggioso e può generare importanti adattamenti fisiologici: incremento della gittata cardiaca, aumento enzimi mitocondriali nel muscolo, incremento scorte di glicogeno (zucchero) muscolare, incremento della soglia anaerobica. In base agli obiettivi, dunque, spiega ancora  Francesco Davide Mollica, vi potrete concentrare su vari tipi di lavoro/allenamento. Se volete, per esempio, affrontare con buoni risultati una Gran fondo lunga e con molte salite, dovrete utilizzare un allenamento che lavori sulla FC soglia. Se, al contrario, volete fare alcune gare in circuito oppure migliorare i cambi di ritmo, dovrete rimanere nelle fasce oltre la soglia.

Come abbiamo già visto, sono diversi i vantaggi che rendono questo dispositivo una scelta consigliata per gli appassionati di bici da corsa. Naturalmente, anche chi vuole solo tenere sotto controllo con regolarità i miglioramenti derivanti da un costante utilizzo “più soft” di una bicicletta si possono indirizzare verso questa scelta. Sicuramente, i cardiofrequenzimetri per biciclette da corsa che si trovano sul mercato sono tanti e variano per marca, modello e soprattutto per il  costo. In vendita ci sono dispositivi con tante funzioni. Sulla base alle vostre risorse economiche, il mercato ha tanti prodotti a costi più che accessibili. In linea generale, con circa 40 euro potrete acquistare un buon prodotto. I prodotti più evoluti, con GPS integrato ed altre funzionalità, prevedono un esborso economico maggiore e, quindi, per un buon prodotto dovrete spendere oltre i 100 euro.

Quali sono i migliori cardiofrequenzimetri per bici da corsa

I cardiofrequenzimetri per ciclismo sono strumenti sempre più utilizzati. Come ricorda l’esperto Francesco Davide Mollica, i cardiofrequenzimetri sono solitamente di due tipi, a fascia pettorale ed orologio oppure da polso. I primi sono collegati ad una fascia cardio bluetooth con cui è possibile programmare gli allenamenti e visualizzare le prestazioni ottenute. Il secondo tipo da polso, invece, prevede un orologio in grado di ricevere grazie a dei sensori le informazioni riguardanti la frequenza cardiaca. La scelta è importante perché possedere un cardiofrequenzimetro da bici consente di evitare di acquistare un ciclocomputer, che è un dispositivo più complicato (per esperti del settore) e sicuramente più costoso. I dispositivi in commercio si collegano con lo smartphone, sfruttando le app specifiche per questo tipo di attività sportiva. Di solito, ricorda ancora  Francesco Davide Mollica, possiedono funzioni aggiuntive come il GPS integrato (con cui sarà possibile tracciare il percorso) ed il conteggio delle calorie bruciate. Spesso si ricaricano con cavo USB (hanno autonomia dichiarata che arriva a 5 giorni) ed hanno cover intercambiabili. Per cominciare un allenamento in bici da corsa, utilizzando un cardiofrequenzimetro, dobbiamo conoscere la precisa frequenza cardiaca (FC) di soglia e le relative zone di lavoro. La prima corrisponde, semplicemente, alla frequenza cardiaca dove il fisico comincia ad accumulare acido lattico. E’ un’intensità piuttosto elevata, che si può mantenere per circa 40 – 60 minuti in base all’allenamento praticato.

Allenarsi in FC soglia è molto vantaggioso e può generare importanti adattamenti fisiologici: incremento della gittata cardiaca, aumento enzimi mitocondriali nel muscolo, incremento scorte di glicogeno (zucchero) muscolare, incremento della soglia anaerobica. In base agli obiettivi, dunque, spiega ancora  Francesco Davide Mollica, vi potrete concentrare su vari tipi di lavoro/allenamento. Se volete, per esempio, affrontare con buoni risultati una Gran fondo lunga e con molte salite, dovrete utilizzare un allenamento che lavori sulla FC soglia. Se, al contrario, volete fare alcune gare in circuito oppure migliorare i cambi di ritmo, dovrete rimanere nelle fasce oltre la soglia.

Come abbiamo già visto, sono diversi i vantaggi che rendono questo dispositivo una scelta consigliata per gli appassionati di bici da corsa. Naturalmente, anche chi vuole solo tenere sotto controllo con regolarità i miglioramenti derivanti da un costante utilizzo “più soft” di una bicicletta si possono indirizzare verso questa scelta. Sicuramente, i cardiofrequenzimetri per biciclette da corsa che si trovano sul mercato sono tanti e variano per marca, modello e soprattutto per il  costo. In vendita ci sono dispositivi con tante funzioni. Sulla base alle vostre risorse economiche, il mercato ha tanti prodotti a costi più che accessibili. In linea generale, con circa 40 euro potrete acquistare un buon prodotto. I prodotti più evoluti, con GPS integrato ed altre funzionalità, prevedono un esborso economico maggiore e, quindi, per un buon prodotto dovrete spendere oltre i 100 euro.

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